Viene definita micoterapia la pratica integrativa di nutraceutica che utilizza i funghi medicinali, intesi come alimenti, al fine di modulare il sistema immunitario, con azioni terapeutiche specifiche di riequilibrio metabolico. Fin dall’antichità gli imperatori delle dinastie Cinesi e Giapponesi avevano l’abitudine di sorseggiare tisane e decotti contenenti funghi come tonici per aumentare le forze energetiche, la concentrazione e la memoria.
La prima notizia scritta in relazione agli effetti terapeutici dei funghi si ebbe da una fonte (materia medica) del 250 a.c. da cui si dedusse che la micoterapia venne inserita come rimedio estremamente efficace da utilizzare nella MTC ovvero Medicina Tradizionale Cinese. La ricerca moderna ha dimostrato che le specie di funghi cinesi e giapponesi, sono particolarmente ricche di composti aventi un’azione modulante e rinforzante del sistema immunitario offrendo numerosi benefici. Ogni fungo utilizzato ha una sua specificità, ma tutti agiscono in generale su: – riequilibrio del sistema immunitario – fluidificazione del sangue – detossificazione epatica – chelazione dei metalli pesanti – antagonizzazione delle spinte anomale di crescita cellulare – ottimizzazione di chemio-radioterapia.
Attualmente si è avuto un grandissimo riscontro terapeutico nell’utilizzo dei funghi sottoelencati, anche per numerosi studi scientifici posti in essere per valutarne concretamente gli effetti.
L’azione sinergica di questi miceti, assunti per esempio attraverso alcuni composti in cui vengono miscelati gli estratti, è notevolmente benefica a livello preventivo e di sostegno durante le terapie o ancora di mantenimento di un equilibrio del sistema organico.
Vediamo ora i più utilizzati.
Coprinus Comatus
Definito anche come fungo dell’inchiostro antidiabete, è considerato in micoterapia, il fungo più importante con effetti ipoglicemizzanti, poiché possiede considerevoli proprietà rigeneranti e rivitalizzanti del pancreas, grazie alla presenza del “vanadio”, un minerale con effetti modulatori della glicemia ematica. Si tratta di un elemento fondamentale per la crescita di ossa e cartilagini ma anche per migliorare il metabolismo cellulare, quindi incide notevolmente nell’alleviare i sintomi del diabete mellito. Il Coprinus infatti regola il rilascio dell’insulina, aumentandone la sensibilità periferica e modulando anche il sistema immunitario.
Grifola Frondosa
Conosciuto come Maitake, utilizzato in caso di obesità e come supporto al sistema immunitario. Si è scoperto che agisce principalmente sull’asse metabolico, sul sistema immunitario ed è altresì un grande sostegno per le ossa.
La sua azione principale è “lavorare sulla forma a mela” dell’individuo in sovrappeso. In Medicina Tradizionale Cinese il lavoro del Maitake, viene ricondotto sulla Loggia Terra. Qui il sistema metabolico risulta essere il punto debole dell’organismo, dove l’elaborazione del nutrimento tende per vari motivi ad essere mal assimilato. Pertanto, disfunzioni metaboliche e resistenza insulinica, sono spesso il quadro patologico di chi ha una forma a mela, e di coloro che vanno incontro ad una disarmonia energetica della Loggia Terra. Infine altri ma non meno importanti miceti quali l’Hericium Erinaceus, da sempre usato in Cina per le problematiche gastro-enteriche e dell’apparato digerente, o la Lentinula Edodes o Shiitake, ricchissimo di fibre vegetali ed efficace come antibatterico, sono ormai considerati rimedi fondamentali per una corretta integrazione naturale.
Ganoderma Lucidumo Reiishi
È considerato il fungo dell’immortalità ed è più efficace dello stesso ginseng.
Agisce molto bene sul ritmo cardiaco, sul campo elettromagnetico, sugli ormoni sessuali, muovendo la stasi del sangue e quindi la stasi epatica. La sua azione è ben presente anche sull’asse dello stress, in quanto permette all’organismo di rispondere nel modo migliore agli eventi esterni che turbano l’equilibrio, ed è per questo definito il re degli adattogeni.
Agaricus Blazei Murrill
Definito il fungo del sole che potenzia il sistema immunitario non ha origini orientali bensì brasiliane. Possiede altissime concentrazioni di polisaccaridi, quindi risulta eccezionale nella stimolazione del sistema immunitario.
Nasce in una zona montana a 200 km a sud est di San Paolo e la sua scoperta in Occidente è relativamente recente. Questa specie rimase nell’ombra fino agli anni ’60, quando per opera di coltivatori giapponesi di caffè che lavoravano in Brasile, se ne ebbe conoscenza. Si cercò di riprodurlo in laboratorio e dopo un decennio in cui si fecero innumerevoli tentativi, finalmente venne implementata la coltivazione.
Il motivo di tale perseveranza negli esperimenti di riproduzione, sta nel fatto che l’ABM possiede proprietà così benefiche, che chi ne faceva uso, godeva di una notevole longevità. Ha una elevatissima concentrazione di beta-glucani, che gli conferisce la fama di “fungo funzionale” anche per ridurre i valori di istamina in caso di reattività allergiche, affermandosi come rimedio complementare per tutte le manifestazioni infiammatorie della pelle, comprese le dermatiti atopiche. A tale proposito uno studio approfondito iniziato nel 1980 rivela che l’ABM vanta livelli più alti di beta-glucani rispetto al Maitake, Shiitake e Reishi, i quali conferiscono al fungo una potente azione riequilibrante del sistema immunitario, inoltre, stimolando la produzione di cellule natural killer, può essere utilizzato come coadiuvante nel trattamento del cancro, migliorando la risposta chemioterapica e riducendone gli effetti collaterali.
Cordyceps Sinensis
Il fungo antifatica che potenzia la resistenza nasce dalla larva di un lepidottero nel Tibet. Rinvigorente e con notevoli capacità di accrescere l’energia vitale è in grado di donare maggiore forza e potenza ed incrementare notevolmente l’attività sessuale con conseguente ottimizzazione della fertilità sia maschile che femminile.
In virtù di tali proprietà il Cordyceps Sinensis venne così introdotto come rimedio “potenziante” nella MTC (Medicina Tradizionale Cinese). I suoi effetti sono innumerevoli ed appartenendo (in MTC) alla loggia acqua, aiuta a rinforzare il rene, sede della radice dell’energia vitale, nonché della potenza sessuale. Inoltre lavora molto bene anche sul meridiano del polmone, conferendo pertanto una miglior respirazione, una maggior tonificazione dell’attività cardiaca, quindi un incremento della resistenza alla fatica. Grazie alla sua azione altamente rinforzante, è di grande aiuto nelle malattie autoimmuni e nelle patologie con una cronicità importante, poiché rigenera e sostiene l’organismo quando è in una situazione di estrema debilitazione. È uno dei funghi più efficaci nel controllo della steatosi epatica, in quanto favorisce un’azione anti-infiammatoria nei processi fibrotici epatici. Il Cordyceps Sinensis è un alimento completo, da utilizzare durante le prestazioni sportive, poiché apporta una serie di benefici dimostrati: -riequilibrio e aumento della forza fisica -miglioramento del rapporto massa magra/grassa -controllo della glicemia -protezione cellulare ed azione antinfiammatoria -aumento della clearance dell’acido lattico e nella produzione di ATP cellulare, di conseguenza una miglior utilizzazione dell’ossigeno.
Auricularia Auricula-Judae
Il fungo per flebiti e vene varicose con ottime capacità di supporto del sistema cardio-vascolare. Il nome proviene dalla sua forma particolare che ricorda “un orecchio” posizionato sul legno. Cresce infatti su ceppi o rami di legni ormai morenti, ed essendo un organismo saprofita, scambia con la pianta ospite, una serie di vantaggi per la sopravvivenza di entrambi. Appare con una consistenza gommosa e gelatinosa di color rosso scuro, è edibile e viene utilizzato in Oriente da centinaia di anni come rimedio tradizionale popolare dove viene impiegato in cucina. In MTC (Medicina Tradizionale Cinese), viene usato da centinaia di anni per le sue proprietà toniche e di supporto del sistema vascolare, poiché aumenta la fluidità del sangue e previene la formazioni di emboli. Esercita pertanto un’azione potente di protezione cardio-vascolare prevenendo le ostruzioni vasali grazie ad un effetto antiaggregante piastrinico senza apportare conseguenze di tipo emorragico o danneggiando il collagene. Utile nei casi di insufficienza venosa periferica, risulta essere un ottimo rimedio anche in casi di emorroidi, grazie alla sua funzione rinfrescante, emolliente e fluidificante, evitando le congestioni vasali. È ricco di proteine, contiene molto calcio, fosforo, ed il suo contenuto in ferro è 7 volte superiore a quello del fegato di maiale. Inoltre possiede il gruppo delle vitamina B, acido glucoronico, lecitina, provitamina D, betacarotene, polisaccaridi. Favorisce la guarigione di ferite e ragadi anali.
· Paola Chilò